La libertà

Per me nessun uomo è libero. Un uomo che viene punito, a causa di un’azione che viene reputata inaccettabile dalla società, non è un uomo libero. Infatti la libertà è, nell’opinione comune, fare ciò che si vuole senza doverne subire le conseguenze. In realtà gli uomini non hanno la libertà così concepita. Pertanto il fatto che gli uomini non siano liberi  non deve essere visto come cosa negativa: se un uomo possedesse la libertà potrebbe, ogni giorno, nuocere a qualcuno, non verrebbe punito e, approfittando dell’opportunità, dopo poco un’altra persona nuocerebbe agli altri, e dopo poco un’altra, procedendo all’infinito; e così in poco tempo crollerebbe la società. È dunque la nostra assenza di libertà che ci permette di vivere in società, dandoci un dono incredibile: la convivenza, che ci permette di fronteggiare uniti i problemi. La nostra libertà vale molto meno. Purtroppo però in certe parti del mondo ci sono persone che non hanno neanche la libertà di fare ciò che non danneggia gli altri.
Per esempio in Iran ci sono delle regole rigidissime riguardanti le donne, a causa dell’estremismo con cui viene interpretata la religione islamica. Per azioni minime, come scoprirsi il capo o girare non accompagnate da un familiare, le ragazze vengono anche uccise. Di recente una ragazza che girava con il velo indossato male è stata sequestrata dalla polizia locale e uccisa.
Questo avvenimento ha portato alla protesta di migliaia di giovani, alcuni dei quali il governo ha “giustiziato” attraverso esecuzioni pubbliche.
In Iran il governo non solo toglie la libertà ai suoi cittadini, ma arriva al punto di schiavizzarli.
Non dobbiamo neanche andare tanto lontano. Anche qui, in Italia ci sono persone che vengono sfruttate, che per una paga misera sono costretti a fare lavori durissimi, che in certi casi portano alla morte. Loro magari venivano in Italia con la speranza di iniziare una vita nuova, ma sono stati ridotti in schiavitù.
Libertà significa non solo agire senza restrizioni ma soprattutto significa non essere ridotti in schiavitù e non dover essere costretti a vivere sotto la tirannia di qualcun’ altro.

Joshua Wollan classe IIA

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